
Rigenerazione urbana e economia di prossimità: Confcommercio ad Urbanpromo 2024 contro la desertificazione delle città
FIRENZE – Confcommercio ha partecipato a Urbanpromo – Progetti per il Paese, evento culturale di riferimento sul tema della rigenerazione urbana, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e ospitato dall’Innovation Center di Firenze.
Nell’ambito della manifestazione, Confcommercio ha organizzato il convegno “Rivitalizzare le città: strategie e strumenti per contrastare la desertificazione commerciale e promuovere l’economia di prossimità”, un momento di confronto sulle complesse sfide e sulle opportunità emergenti nel campo della rigenerazione e rivitalizzazione urbana che ha permesso di analizzare cause ed effetti della desertificazione commerciale e di indagare sperimentazioni in corso, in Italia e in Europa, per rilanciare il tessuto economico locale.
Rivitalizzare le città puntando sui giovani
L’evento si è aperto con l’intervento di Carlo Sangalli, Presidente nazionale di Confcommercio, che ha espresso gratitudine verso Anci, per la collaborazione nella definizione di una visione condivisa delle città, e verso l’INU, per l’impegno nella complessa sfida di ridisegnare le funzioni urbane. Negli ultimi dieci anni – ha proseguito Sangalli – la densità commerciale nelle città è calata di 15 punti, incidendo sia sulla presenza di popolazione giovanile, con un calo del 19%, e sia sulla loro capacità di fare impresa, con un calo del 28% di imprese giovanili. Questa desertificazione non è solo numerica, ma incide anche sulla qualità della vita urbana. Per contrastarla, la soluzione è rivitalizzare le città investendo sui giovani come motori dello sviluppo economico e urbano.
Città resilienti e imprese di prossimità: la sfida di Confcommercio per il futuro urbano
Enrico Postacchini, componente di Giunta Confcommercio con incarico per Commercio e Città, ha sottolineato come Cities miri alla valorizzazione del ruolo delle imprese di prossimità nella vitalità urbana, riconoscendone un valore di comunità. È essenziale che i centri urbani rimangano spazi di incontro, socialità e sicurezza anche grazie alla presenza delle attività economiche. Per questo oggi è urgente occuparsi anche di resilienza ambientale urbana. Gli eventi climatici estremi, come quelli che hanno colpito l’Italia recentemente, impongono una riflessione sulle infrastrutture idriche, sulla vulnerabilità del patrimonio immobiliare e sulle strategie future di pianificazione. In questo contesto, è fondamentale un’azione congiunta di Confcommercio con gli Enti locali per mettere in sicurezza le città e il loro patrimonio economico, culturale e sociale.
Città vivibili: rilanciare le città attraverso l’economia di prossimità
A seguire, Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze e Arezzo, nel portare il saluto del territorio, ha evidenziato come la desertificazione economica e sociale dei centri storici sia il risultato di precise scelte urbanistiche che hanno alterato l’equilibrio delle città. Un tempo, commercio e vita quotidiana erano inscindibili e caratterizzanti i nostri centri storici, mentre oggi i pochi residenti rimasti devono spostarsi per poter accedere a servizi e beni di prima necessità. Per Cursano, è essenziale ripensare le funzioni della città, riportando attività economiche e servizi nei centri storici per preservarne identità e vivibilità.
Il Presidente di INU, Michele Talia, ha affrontato il tema della desertificazione, sottolineando come la mancanza di scelte urbanistiche adeguate abbia aggravato il problema. Per contrastarlo, è necessario puntare sulla prossimità, ispirandosi al modello della città dei 15 minuti, valorizzando il ruolo del quartiere, migliorando i trasporti e gli spazi pubblici. In questo scenario, le attività economiche di prossimità possono contribuire ad una reinterpretazione dello spazio urbano. Serve una rigenerazione urbana più ambiziosa, che tuteli i centri urbani e sostenga l’efficientamento dei sistemi economici urbani.
Rigenerare l’economia di prossimità: dati e soluzioni per città più vivibili
Nella prima sessione di lavoro, “Dati e pratiche a contrasto della desertificazione commerciale”, si è esplorato l’impatto della chiusura degli esercizi di prossimità sul tessuto urbano e sociale. Attraverso analisi, statistiche e demoscopiche, e case study, gli esperti hanno illustrato strategie innovative per preservare la vitalità economica delle città.
Il responsabile della ricerca di SWG, Riccardo Grassi, ha illustrato gli esiti di una recente indagine demoscopica – svolta per Confcommercio – che ha evidenziato l’importanza dell’economia di prossimità nella percezione della qualità della vita urbana. La presenza di imprese di quartiere influisce infatti sia sulla percezione di sicurezza urbana da parte dei cittadini che sulla scelta di acquisto di una casa, influenzando anche il valore immobiliare.
Mariano Bella, responsabile dell’Ufficio Studi di Confcommercio Nazionale, ha informato sull’avvio, nel 2015, dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa che ha il compito di analizzare l’evoluzione della presenza di attività commerciali e di servizio nelle città italiane, monitorando le dinamiche della desertificazione commerciale, le sue cause e l’impatto sulla vivibilità urbana. Dal 2012 al 2023, il commercio fisico ha sofferto nei centri storici più che altrove, influenzato dall’avanzata dell’e-commerce, dagli andamenti demografici e dalla crescita dei servizi turistici.
Il coordinatore del Cantiere Cities “Spazi sfitti e dismessi”, Andrea Mariotto, esperto di Politiche pubbliche per il territorio dell’Università IUAV di Venezia, ha analizzato diverse strategie di riuso delle aree dismesse, evidenziando il ruolo delle economie di prossimità in progetti di riqualificazione e valorizzazione urbana. Le operazioni possono variare da grandi interventi su ex aree industriali a progetti temporanei e azioni mirate sul tessuto economico esistente.
L’economia di prossimità è essenziale per città più vivibili e sostenibili, ha affermato Davide Agazzi, esperto di sviluppo locale e innovazione sociale di FROM, illustrando alcune delle strategie europee per contrastare la desertificazione commerciale analizzate in una recente ricerca FROM per Confcommercio. Servono politiche integrate: incentivi per negozi di prossimità, riuso di spazi sfitti e coinvolgimento delle comunità. L’obiettivo è creare città dinamiche, dove le attività economiche locali siano motori di coesione e innovazione.
Valorizzare le economie di prossimità: esperienze e progetti per città più attrattive
La seconda sessione di lavoro, “Sperimentazioni Cities a sostegno delle economie di prossimità”, ha esplorato strategie e pratiche innovative per contrastare la desertificazione commerciale e promuovere lo sviluppo locale. Attraverso il confronto tra rappresentanti delle Associazioni territoriali Confcommercio e delle Amministrazioni comunali, sono state illustrate soluzioni concrete per rafforzare le economie locali e migliorare la qualità della vita urbana.
Ad aprire il Tavolo è stato Paolo Testa, responsabile Settore Urbanistica e rigenerazione urbana di Confcommercio Nazionale, che ha fornito un aggiornamento sui primi due anni di attività del progetto confederale Cities – Città e Terziario: Innovazione Economia Socialità. In particolare, attraverso attività di ricerca, di analisi e interventi sul territorio, sono state sperimentate possibili azioni per contrastare la desertificazione commerciale, rafforzare le economie di prossimità e migliorare le dinamiche urbane. Ora l’obiettivo è trasformare le singole iniziative, sperimentate nei Cantieri di innovazione urbana, in un programma strutturato di sviluppo economico e urbano.
A seguire ha preso avvio il confronto tra i rappresentanti di Confcommercio e delle Amministrazioni comunali, con l’esperienza di Parma. L’Assessora alla Rigenerazione urbana, Chiara Vernizzi, ha fornito un’ampia panoramica delle iniziative comunali, messe in campo negli ultimi anni, per rafforzare le economie di prossimità e contrastare la desertificazione commerciale. Nel mentre – ha informato Vernizzi – in Emilia-Romagna è stata approvata la nuova legge regionale 12/2023 la cui finalità è quella di sostenere l’economia urbana, attraverso modelli innovati di gestione (hub urbani e hub di prossimità), riconoscendole il ruolo di motore di sviluppo urbano e delle comunità locali. Proprio in questi giorni, a Parma, si sta lavorando alla definizione del progetto di hub da presentare alla Regione.
Le associazioni devono essere pronte e propositive di fronte alle nuove opportunità – ha affermato il direttore di Confcommercio Parma Claudio Franchini – sottolineando l’importanza dei dati nel monitoraggio degli spazi sfitti. Con Cities, è nato il progetto Dazeglio104, che ha trasformato temporaneamente uno spazio inutilizzato nel quartiere Oltretorrente in centro culturale e di aggregazione, con eventi, mostre e collaborazioni artistiche. Il suo successo ha portato alla creazione di Gorizia18, un nuovo spazio rigenerato con lo stesso modello, stavolta con il supporto del Comune attraverso il Bando comunale per la valorizzazione di Oltretorrente. L’obiettivo è continuare a rivitalizzare i quartieri, favorendo l’economia di prossimità e la coesione sociale.
Successivamente ci si è confrontati sull’esperienza di Prato. L’Assessora all’innovazione, economia circolare, sviluppo economico e commercio, Benedetta Squittieri, ha evidenziato come Prato, città policentrica e industriale, abbia vissuto profonde trasformazioni economiche negli ultimi vent’anni. L’amministrazione da sempre è stata attenta ai temi della rigenerazione urbana, investendo nel miglioramento dell’accessibilità al centro storico e della qualità della vita. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla coesione della comunità locale, con il coinvolgimento di associazioni di categoria e comitati cittadini nella co-progettazione di iniziative per rafforzare il cuore della città. Ora la sfida è sviluppare un Piano delle economie di prossimità, riconoscendole come bene comune essenziale. In parallelo, si lavora per rendere Prato una destinazione turistica attrattiva, pianificando servizi e strategie per prevenire distorsioni legate al turismo di massa.
Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, ha illustrato le risultanze del Piano strategico del territorio di Pistoia-Prato, realizzato nel 2022 con l’Università Carlo Cattaneo. Per quanto riguarda Prato, centrale è il tema del turismo con la costituzione di una struttura organizzativa ad hoc per sviluppare l’offerta turistica dell’intera provincia; impegno già inserito nell’agenda della nuova Amministrazione ed ora in fase di definizione. Un’altra linea d’intervento è quella dei distretti del commercio, strumenti ancora assenti nella legislazione toscana, ma che si intendono proporre alle Regionali 2026 per rilanciare le economie di prossimità.
Le strategie e le sperimentazioni Confcommercio presentate ad Urbanpromo 2024 hanno tracciato un percorso concreto per rilanciare i centri urbani, rendendoli più inclusivi e sostenibili. La sfida ora è trasformare le buone pratiche in politiche strutturali, attraverso il coinvolgimento di Istituzioni, imprese e comunità locali per costruire città più attrattive, resilienti e competitive.