
Desertificazione commerciale: strategie e soluzioni per rilanciare le economie urbane
ROMA – Il 21 marzo 2025, Confcommercio Nazionale ha ospitato la conferenza stampa “Demografia d’impresa nelle città italiane”. Le proposte di Cities contro la desertificazione commerciale”. L’incontro ha messo in luce l’evoluzione delle attività commerciali, dell’alloggio e della ristorazione nelle città italiane negli ultimi dodici anni, accompagnata da un primo pacchetto di proposte Cities per rivitalizzare le economie di prossimità e scongiurare il rischio di desertificazione commerciale.
Un settore in crisi: numeri e tendenze
Il decimo Rapporto “Città e demografia d’impresa”, presentato dal responsabile dell’Ufficio Studi di Confcommercio Mariano Bella, fornisce un’analisi dettagliata delle trasformazioni del commercio urbano in Italia e del loro impatto sulla qualità della vita nelle città.
Tra il 2012 e il 2024, il commercio di prossimità ha subito un drastico ridimensionamento: i negozi in sede fissa si sono ridotti del 21,4%, con la scomparsa di quasi 118mila esercizi, mentre le attività di commercio ambulante sono diminuite di 23mila unità. Un fenomeno particolarmente evidente nei centri storici, dove la chiusura degli esercizi tradizionali è stata solo in parte compensata dalla crescita del settore dell’alloggio e della ristorazione, aumentato di 18.500 unità.
Oltre al calo delle attività commerciali, il Rapporto evidenzia altri dati significativi: la riduzione del 35,5% degli sportelli bancari, l’incidenza sempre maggiore delle transazioni online sul totale delle vendite (11% per i beni, 17% per i servizi) e la crescita esponenziale degli affitti brevi (+170% nei centri storici). Questi elementi delineano un quadro complesso in cui le sfide sembrano prevalere sulle opportunità.
Il futuro delle città e il ruolo delle economie di prossimità
Nonostante le difficoltà, il destino delle economie di prossimità non è segnato, ha affermato Paolo Testa, responsabile del Settore Urbanistica e Rigenerazione urbana di Confcommercio. Le Amministrazioni locali, sia in Italia che in Europa, sono sempre più consapevoli dell’importanza di sostenere le economie locali per la rigenerazione delle città. Confcommercio, attraverso il progetto Cities, si propone come attore centrale delle politiche urbane, con l’obiettivo di contrastare la desertificazione commerciale, promuovere il ruolo delle imprese di prossimità e contribuire alla costruzione di città più vivibili e sostenibili.
In quest’ottica, il progetto Cities ha raccolto 38 proposte locali, avanzate dalle Associazioni territoriali di Confcommercio ai rappresentanti istituzionali di riferimento. Queste iniziative promuovono un nuovo modello di sviluppo urbano basato su economia, vivibilità e comunità. Le principali proposte includono:
Rigenerazione dello spazio pubblico e dei quartieri
Rafforzare il ruolo delle economie di prossimità e delle loro rappresentanze nella rigenerazione degli spazi pubblici e delle aree degradate, attraverso interventi infrastrutturali, di mitigazione degli impatti del cambiamento climatico, di urbanistica tattica e placemaking. La collaborazione tra istituzioni e associazioni può generare ecosistemi di supporto per favorire una rinnovata identità di quartiere.
Mobilità e logistica sostenibili per la città della prossimità
Promuovere Piani Urbani della Mobilità e della Logistica Sostenibili (PUMS e PULS) che integrino trasporti, urbanistica ed economia locale. Tra le misure chiave: piattaforme di smistamento merci con magazzini di prossimità per ridurre il traffico e la congestione urbana; sistemi di logistica a basso impatto ambientale con mezzi a zero emissioni e cargo bike.
Patti locali per la riapertura dei negozi sfitti
Attivare accordi tra Comuni, Associazioni e proprietari immobiliari per favorire canoni di locazione calmierati, rendendo sostenibili i costi d’affitto per nuove imprese o attività in difficoltà. Questi patti locali promuovono un uso più efficiente del patrimonio immobiliare esistente e riducono i rischi per tutti gli attori in campo.
Gestione partecipata e collettiva delle città
Sviluppare un modello di gestione partecipata delle città, dove lo spazio urbano, i servizi pubblici e le risorse della città siano valorizzati come beni comuni. Questo approccio incentiva la collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni per rivitalizzare i quartieri, creare servizi per la comunità e promuovere iniziative culturali e commerciali.
Politiche per il commercio locale più efficaci grazie all’uso di tecnologie digitali
Sfruttare i Big Data e l’Urban Analytics per migliorare le politiche urbane a favore dei sistemi economici. Cities ha sviluppato, e sta già sperimentando sul campo, una web-dashboard che monitora i flussi pedonali e le dinamiche commerciali nei centri urbani. La condivisione di questi dati con Comuni e Istituzioni e la collaborazione con Istituti di ricerca e Università per la loro analisi può ottimizzare la programmazione di eventi e campagne di marketing e l’ottimizzazione di interventi sulla mobilità e di riqualificazione urbana.
«Contrastare la desertificazione commerciale – ha concluso Testa – richiede un approccio strategico e multidisciplinare. Le proposte di Cities delineano un percorso concreto per rendere le città più sostenibili, attrattive e competitive, valorizzando l’economia di prossimità come elemento chiave per il futuro urbano».
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Sangalli: “Senza negozi di vicinato città meno sicure e vivibili”
Il Presidente di Confcommercio Nazionale, Carlo Sangalli, ha sottolineato che senza l’economia di prossimità, le città rischiano di diventare meno sicure e vivibili. «Occorre sostenere le attività di vicinato – ha affermato Sangalli – e il nostro progetto Cities punta a riqualificare le economie urbane con il contributo di Istituzioni e imprese. Senza commercio di vicinato, non c’è comunità».
Anci: “Servono misure contro la desertificazione”
Anche la Segretario Generale di Anci, Veronica Nicotra, ha apprezzato le proposte di Cities, sottolineando come «Anci continuerà il confronto e la collaborazione con Confcommercio, anche nell’ambito del Protocollo di intesa tra le due organizzazioni, per elaborare proposte e soluzioni che puntano a rivitalizzare gli esercizi commerciali nelle nostre città».