
Confcommercio protagonista a Urbanpromo 2022: il terziario di mercato al centro della rigenerazione urbana
TORINO – Confcommercio ha partecipato a Urbanpromo – Progetti per il Paese, l’annuale rassegna nazionale sulla rigenerazione urbana e il marketing territoriale promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), tenutasi presso gli spazi di Cascina Fossata.
L’edizione 2022, ha visto la Confederazione protagonista con il convegno “La rigenerazione dei tessuti economici di prossimità. Dati e conoscenza dei fenomeni urbani per guidare i processi decisionali”. Un evento in continuità con il costante impegno di Confcommercio per il rilancio delle città e la valorizzazione del ruolo strategico del terziario di mercato nelle aree urbane.
Il legame tra Confcommercio e la città
Ad aprire i lavori, il Presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha ribadito il legame fortissimo e identitario della Confederazione con la dimensione urbana. «Confcommercio già prima della pandemia era la rappresentanza economica nelle città, adesso può considerarsi la rappresentanza delle città stesse, cioè l’interprete materiale della rigenerazione umana e urbana», ha dichiarato Sangalli, sottolineando il valore delle imprese di prossimità nel tessuto sociale e territoriale.
A seguire, Maria Luisa Coppa, Presidente di Confcommercio Torino, ha portato il saluto del territorio e ha analizzato l’evoluzione urbanistica del capoluogo piemontese, enfatizzando il ruolo del terziario di mercato nella trasformazione della città. Ha inoltre informato dell’avvio dei Distretti del commercio anche in Piemonte, una misura fortemente voluta da Confcommercio e inclusi nell’agenda politica regionale, con 74 realtà già operative e un finanziamento di 4 milioni di euro per il primo anno di sperimentazione.
Imprese e rigenerazione urbana: strategie e prospettive
Michele Talia, Presidente di INU, ha evidenziato il contributo delle imprese del commercio e dei servizi alla rigenerazione delle città, nonostante le difficoltà economiche e il caro energia. Ha citato come buona pratica i progetti per la “città dei 15 minuti”, modello di prossimità che ridisegna mobilità e fruizione degli spazi pubblici, rafforzando il ruolo di infrastruttura sociale e di coesione svolto dalle attività economiche urbane.
Enrico Postacchini, componente di Giunta Confcommercio con incarico per Commercio e Città, ha offerto una metafora incisiva: «Le città sono come hardware che necessitano di un software aggiornato per essere sempre più attrattive e moderne». Postacchini ha sottolineato la necessità di ripensare la distribuzione dei servizi urbani e del mix merceologico dei sistemi economici per adattare le città alle sfide contemporanee.
Nasce il progetto Cities per innovare il terziario urbano
Paolo Testa, responsabile del Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, ha presentato il progetto Cities – Città e Terziario: Innovazione Economia Socialità. L’iniziativa, volta a valorizzare il ruolo delle imprese di commercio e servizi nelle aree urbane, è basata su tre pilastri: conoscenza, sperimentazione e condivisione. Gli obiettivi sono: comprendere meglio i fenomeni che incidono sul terziario urbano di mercato; testare soluzioni di innovazione urbana per le imprese del terziario, in collaborazione con le Associazioni territoriali Confcommercio; rafforzare le competenze del Sistema confederale attraverso la condivisione di proposte e indirizzi innovativi che promuovano una visione positiva del terziario di mercato in ambito urbano.
I temi al centro del primo dibattito: commercio, mobilità, turismo e demografia
La prima sessione, moderata dalla giornalista Paola Pierotti (PPAN), ha analizzato alcuni dei fenomeni urbani, che saranno oggetto di analisi e sperimentazione della prima annualità del progetto Cities, attraverso il confronto tra esperto tematico e un rappresentante Confcommercio.
Terziario urbano
Roberto Covolo, dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco del Comune di Bari, e Leonardo Volpicella, direttore di Confcommercio Bari – BAT, hanno illustrato il programma triennale “d_Bari 2022-2024” per il rilancio dell’economia di prossimità. A valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro) e del relativo Programma Operativo Complementare (POC), la prima misura “Un negozio non è solo un negozio” – con un budget di 3 milioni di euro – è stata destinata al sostegno degli esercizi di vicinato e dei pubblici esercizi ubicati in qualsiasi zona della città, con contributi a fondo perduto fino a 50.000 euro per ogni impresa. A fronte di tale sostegno economico, il Comune ha richiesto agli imprenditori di impegnarsi a promuovere progetti per migliorare la città e la coesione sociale. In particolare, sono state premiate l’innovazione e la personalizzazione dell’offerta, l’ibridazione degli spazi di vendita, la valorizzazione dello spazio pubblico antistante le attività economiche e il miglioramento della percezione di sicurezza.
Mobilità sostenibile
Alessandro Delpiano, direttore dell’Area Pianificazione territoriale e mobilità sostenibile della Città metropolitana di Bologna, ha raccontato l’esperienza dei Centri di mobilità sostenibile; luoghi posti in corrispondenza delle stazioni del sistema ferroviario metropolitano, in cui vengono integrate funzioni urbane differenti e diverse modalità trasportistiche per offrire ai cittadini l’accesso a servizi diversificati in spazi urbani riqualificati integrati.
Enrico Zavi, responsabile del Settore Infrastrutture, Trasporti, Logistica e Mobilità di Confcommercio nazionale, ha evidenziato come il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) rappresenti lo strumento d’elezione per promuovere una visione integrata della mobilità e, più in generale, dello sviluppo urbano e territoriale sostenibile. Una sostenibilità, però, che non deve essere intesa solo ambientale – aumentando i divieti alla circolazione – ma anche economica e sociale, ponendo attenzione alle esigenze dei sistemi economici urbani e cogliendo le indicazioni provenienti dalle Categorie di settore.
Turismo e overtourism
Josep Ejarque, Destination manager di F Tourism & Marketing, ha delineato l’evoluzione verso un turismo “human centric”, basato su esperienze autentiche e relazioni con il territorio, per contrastare il fenomeno del “mordi e fuggi”. Questo nuovo modello turistico, che già si sta imponendo sul mercato, ha importanti ricadute urbane che circoscrivono ambiti di lavoro prioritari, quali: il controllo del fenomeno della ricettività abusiva; la gestione dei flussi turistici e della mobilità turistica; la generazione di turismo di valore e la promozione dell’economia locale; l’incremento della sostenibilità turistica.
Demografia e Silver Economy
Paolo Odone, Presidente di Confcommercio Genova, ha sottolineato il potenziale economico degli Over 65, la cosiddetta Silver Economy, che muove tra i 300 e i 500 miliardi di euro all’anno. Un fenomeno che andrebbe sfruttato in maniera intelligente, valorizzando le peculiarità insostituibili del nostro Paese e lavorando sulle agevolazioni fiscali per i pensionati stranieri. Bisogna inoltre: investire sulla qualità urbana degli spazi pubblici e sulla qualità architettonica dell’offerta residenziale; incrementare i servizi alla persona, a partire da quelli per sanità e cura; promuovere il turismo sostenibile e di qualità per attrarre nuovi residenti anche stranieri.
Luca Pallavicini, Presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, ha presentato un progetto di hotel e social housing per incrementare la presenza di Over 65 a Genova, con un connubio di residenzialità, qualità della vita e servizi e cure di prossimità. Sul tema, è stato illustrato anche il nuovo ecosistema salute che si vuole sperimentare nel capoluogo ligure e che vede protagonisti le farmacie e i laboratori di analisi e diagnostica per la creazione di una rete di servizi di qualità alla popolazione – specialmente anziana – nei settori sanitario e socio-sanitario.
Il valore dei dati per la gestione urbana al centro del secondo dibattito
Nella seconda sessione, Gianni Dominici, direttore generale di FPA-Società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360, ha evidenziato come i dati siano centrali per le politiche urbane. Tuttavia, le basi dati istituzionali spesso non colgono in tempo reale i cambiamenti delle città. L’uso dei dati prodotti dai cittadini potrebbe rappresentare una svolta per una gestione urbana più efficace e dinamica.
Maurizio Napolitano, Coordinatore del Digital Commons Lab di Fondazione Bruno Kessler, ha approfondito il ruolo degli open data nella trasformazione delle città, sottolineando come la condivisione delle informazioni possa accelerare il processo decisionale e migliorare i servizi per i cittadini.
Valeria Fedeli, professoressa di Tecnica e pianificazione urbanistica del Politecnico di Milano, ha discusso il tema della digitalizzazione e del suo impatto sulla governance urbana, evidenziando la necessità di una collaborazione tra pubblico e privato per una gestione più efficiente delle risorse urbane.
Rudy Collini, Presidente di Uniascom Confcommercio Varese, ha infine illustrato il progetto avviato nel 2018, in collaborazione con Vodafone, che permette di monitorare e capire come residenti e city user fruiscano dei centri urbani. Tra i risultati attesi del progetto: rendere Confcommercio attore chiave del territorio in tema di dati sul terziario urbano di mercato; diventare interlocutori privilegiati delle pubbliche amministrazioni, mettendo a disposizione gratuitamente i dati raccolti ed elaborati; fornire un supporto strategico per l’avvio di nuove attività economiche; disporre di dati a supporto delle attività dei Distretti urbani del commercio.
Paolo Testa di Confcommercio nazionale, in veste di curatore dell’incontro, ha infine chiuso i lavori sottolineando, ancora una volta, l’importanza di intraprendere una strada comune per mettere insieme competenze e conoscenza della città per una rigenerazione urbana condivisa.