
Il valore dell’economia di prossimità a Natale
ROMA — I negozi di quartiere, i mercatini rionali e le botteghe sotto casa restano centrali nell’esperienza natalizia degli italiani. È quanto emerge da un’indagine demoscopica realizzata da SWG per Confcommercio, nell’ambito del progetto Cities, i cui risultati sono stati presentati al TG5. Lo studio ha coinvolto cittadini di diversa età, sesso e macroaree geografiche, evidenziando come i negozi, i mercati e i locali di quartiere siano protagonisti indispensabili per creare e far vivere il clima di festa in città.
Un presidio urbano che unisce utilità e atmosfera natalizia
Oltre la metà degli intervistati preferisce fare shopping nei negozi sotto casa: 8 italiani su 10 li prediligono perché pensano sia giusto supportare il lavoro e l’economia locale, il 75% li scelgono per trovare regali originali e di qualità e il 69% per fare gli acquisti natalizi in comodità, senza spostarsi troppo.
Ma le attività di prossimità vengono apprezzate anche per la loro capacità di animare i quartieri: il 76% degli intervistati le ritiene indispensabili per creare l’atmosfera natalizia, animando le vie e le piazze delle città. Inoltre, i cittadini esprimono apprezzamento per le occasioni di socialità che si vengono a creare con i mercatini e le fiere natalizie (72%), riconoscono nei mercati rionali un valido canale per gli acquisti natalizi (60%) e scelgono i negozi di vicinato per i regali (53%).
L’assenza si sente: meno vivacità urbana, meno socialità
L’indagine mette in evidenza anche le conseguenze di una possibile assenza delle attività economiche locali nel periodo natalizio. Per il 56% degli italiani, la chiusura dei negozi comporterebbe una perdita dell’atmosfera festiva, mentre il 44% teme un calo della vitalità cittadina. Inoltre, il 35% degli intervistati segnala che la mancanza di negozi e locali di quartiere farebbe perdere la presenza di luoghi di incontro e socialità durante le feste.
Adattabilità sì, ma senza rinunciare alla prossimità
Anche se molti cittadini dichiarano di sapersi adattare ad altri canali di acquisto, circa un italiano su cinque (21%) ammette che l’assenza di negozi sotto casa comporterebbe la mancanza di un punto di riferimento per i regali e le spese natalizie. Inoltre, il 15% prevede difficoltà nell’organizzare pranzi e cene festive in assenza di una rete commerciale di vicinato.
L’indagine conferma così che, anche a Natale, i negozi di prossimità restano un pilastro dell’identità urbana e della vita quotidiana, unendo utilità, relazioni e senso di comunità.
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